giovedì 24 febbraio 2011

Profili tecnologici

Massimiano Bucchi sintetizza magistralmente un’indagine statistica autorevole sulle abitudini tecnologiche della gens italica (dal Nova de Ilsole24ore di oggi).

Tecnoludico

Possiede numerosi oggetti tecnologici che usa soprattutto per svago come console per videogiochi e lettore mp3. Tuttavia a parte il cellulare e il lettore mp3 non porta abitualmente con sé quasi nulla. È un utilizzatore assiduo dei social network. Davanti a un nuovo dispositivo impara a usarlo utonomamente per tentativi. Esprime giudizi più positivi della media sull impatto benefico dei settori innovativi ma lo caratterizza una certa perplessità sull attendibilità dell informazione in rete soprattutto su temi connessi alla salute un dato probabilmente legato al fatto che identifica web e tecnologie digitali soprattutto come ambito di intrattenimento e di socialità. Molto giovane nella fascia tra i 15 e i 29 anni e prevalentemente di genere femminile, rappresenta il 14,9 del campione. È il più vicino a ciò che si intende come «nativo digitale».

Tecnofilo professionale                                                  

Possiede diversi oggetti tecnologici che porta quotidianamente con sé per motivi di lavoro soprattutto pc portatile smartphone netbook e chiavetta usb. È iscritto ai social network ma non li usa assiduamente. Usa spesso internet per consultare siti su scienza e tecnologia e visita frequentemente forum e blog online per imparare a usare i nuovi oggetti tecnologici che acquista. Giudica più positivamente della media l’impatto di innovazioni in settori quali internet biotecnologie nanotecnologie e in misura meno accentuata energia nucleare. È meno preoccupato per potenziali rischi per la salute connessi all uso di telefoni cellulari e reti wireless. Dà un giudizio molto severo sul fatto che in Italia non si presti abbastanza attenzione all innovazione. Prevalentemente maschio molto istruito nella fascia tra i 30 e i 44 anni rappresenta il 26,6 del campione.

Tecnoescluso

Non possiede alcun dispositivo a eccezione del cellulare. Di fronte a un nuovo oggetto tecnologico non è autonomo ma deve sempre chiedere aiuto a conoscenti più esperti. Non usa mai o molto di rado internet e spesso non sa che cosa siano i social network. È molto preoccupato per gli eventuali pericoli che telefonini e reti wireless potrebbero arrecare alla salute e giudica molto più negativamente della media l impatto di tutti i settori tecnologici compreso internet. Gli è estranea la preoccupazione che l Italia possa essere penalizzata da un insufficiente attenzione ai temi dell innovazione. Incarna il «ritardo digitale» italiano in un paese con il terzo consumo medio più elevato di tv dell Ocse dopo Usa e Grecia oltre 4 ore al giorno. Composto prevalentemente da donne con un età media intorno ai 60 anni e basso livello di istruzione. Rappresenta il 39,1 del campione.

Tecnomoderato

Ha a disposizione un discreto armamentario tecnologico soprattutto pc portatile e navigatore satellitare oltre al telefono cellulare ma raramente porta con sé altri device oltre al telefonino. Usa il web soprattutto come risorsa informativa anche se non disdegna i social network che però giudica più spesso della media responsabili di relazioni superficiali. È l unico che di fronte a un nuovo dispositivo privilegia la consultazione di manuali e istruzioni del produttore. È leggermente più sensibile dei primi due tipi ai potenziali rischi per la salute di reti wireless e telefonia mobile. Giudica positivamente l impatto di internet ma è meno ottimista sulle implicazioni di settori quali le biotecnologie e l’energia nucleare. Non ha un profilo di genere marcato l età media è intorno ai 40 anni e il livello di istruzione elevato. Rappresenta il 19,4 del campione.

venerdì 18 febbraio 2011

Facebook: una guida ben fatta

Questa mattina ho sfogliato con una certa attenzione il libricino dedicato a Facebook che da un paio di settimane si trova in edicola. Pensando ad un lettore non esperto (ma nemmeno totalmente digiuno di faccende informatiche) e desideroso di capire di più e meglio il fenomeno e la tecnologia Facebook, ho trovato il libretto interessante, chiaro e completo. Il prezzo - meno di 10 Euro - lo rende ancora più avvicinabile.
Buona lettura...

martedì 15 febbraio 2011

Gestire i contatti con GMail

Un diagramma di flusso - corredato con qualche immagine - che mostra come procedere per inserire gli indirizzi di posta elettronica degli amici nella rubrica dei contatti di GMail. Il disegno è stato realizzato con Creately, servizio gratuito on-line per la creazione di diagrammi e schemi vari.


domenica 26 dicembre 2010

liste di corrispondenza

Il termine mailing list (o mailing-list, ugualmente corretto) viene adoperato ormai in modo indiscriminato per indicare cose abbastanza diverse tra loro. In pratica, nel parlare comune, usiamo questa espressione per indicare ogni situazione in cui un messaggio di posta elettronica viene inviato ad un insieme di destinatari. In realtà le cose stanno in modo abbastanza diverso.

Per fare un po' di chiarezza e di ordine lessicale su questo argomento mi spiego con un esempio.
Supponiamo che io sia il direttore di una corale è desideri inviare delle informazioni ai miei coristi sulle date e gli orari delle prove, dei concerti o di altro argomento affine alla nostra attività musicale. Posso procedere in almeno tre modi:

1) dopo avere raccolto e annotato tutti gli indirizzi di posta elettronica dei miei coristi, li aggiungo (uno alla volta) nella mia rubrica contatti e, al momento di inviare un messaggio di posta elettronica, procedo aggiungendo uno ad uno tutti i destinatari che mi interessano nell'apposito spazio. Poi, una volta scritto oggetto e testo del messaggio, procedo con l'invio. Questo metodo/sistema presenta almeno due inconvenienti:
- al momento di aggiungere i contatti nel campo destinatari del messaggio di posta elettronica, posso dimenticare uno o piu' nomi oppure aggiungere per errore l'indirizzo di un destinatario che ha un nome simile a quello di un corista;
- se per qualche ragione l'insieme dei destinatari si modifica, devo fare affidamento sulla mia memoria (o su una lista cartacea) nel momento in cui procedo con la scelta degli indirizzi da aggiungere al campo dei destinatari

2) il secondo metodo/sistema supera gli inconvenienti del primo e consiste nell'impiegare una funzione utilissima delle rubriche contatti dei programmi di posta elettronica e cioè quella funzione che permette di creare dei "raggruppamenti" o "insiemi" di destinatari definendoli come gruppi di contatti (spesso viene usato questo termine, anche se esso genera come vedremo qualche ambiguità). Al momento di inviare un messaggio ai miei coristi dovrò quindi semplicemente aggiungere nel campo destinatari del messaggio di posta elettronica l'etichetta del gruppo di contatti da me precedentemente creato e in modo automatico tale etichetta verrà sostituita da tutti gli indirizzi di posta elettronica dei componenti del gruppo separati da virgole. Quindi il messaggio potrà partire nè più nè meno di quanto abbiamo visto nel primo metodo.
Questo metodo/sistema presenta però anch'esso almeno due inconvenienti:
- se per qualche motivo ho necessità di inviare un messaggio ai miei coristi ma non ho accesso alla rubrica contatti della mia posta elettronica, il mio gruppo di contatti non è di fatto utilizzabile.
- se volessi dare la possibilità a qualcun altro di usare il mio gruppo contatti la cosa non sarebbe tanto facile, essendo esso di fatto collocato all'interno del mio programma di posta elettronica.

3) il terzo metodo si basa sull'impiego di un servizio ad hoc reso disponibile on-line da diverse piattaforme, anche in forma gratuita. Per semplicità mi riferisco al servizio offerto dalla piattaforma Google, denominato "Google Groups".
Attraverso questo servizio è possibile creare un gruppo di contatti su di una piattaforma esterna in modo che possa essere utilizzato da più persone: ad esempio da tutti i coristi che appartengono alla corale. Una volta creato il gruppo, ad esso viene associato un proprio indirizzo di posta elettronica, per esempio coraledolcinote@googlegroups.com, che può essere utilizzato da tutti coloro che sono stati abilitati dal creatore del gruppo (o amministratore).

Come si vede il terzo sistema, di cui ho fornito solamente una rapida e sommaria presentazione, risolve gli inconvenienti dei due precedenti. Aggiungo che il gergo informatico, diversamente dal parlare comune, riserva solamente a quest'ultimo metodo/sistema il temine di mailing-list.

Suggerisco di approfondire queste poche e schematiche informazioni con:
1) la voce "mailing-list" della Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Mailing_list
2) la guida del servizio "Google Gruppi": https://groups.google.com/support/?hl=it

venerdì 3 dicembre 2010

Migrare o non migrare?


Passare a Gmail. 

Credo sia una buona idea, anzi un'ottima idea. Si fa fatica a spiegare il motivo, come si fa fatica a spiegare il perchè di quello che ci sembra del tutto ovvio ed evidente.
Provo lo stesso a elencare alcuni punti.

1) Gmail è una posta eccellente, la migliore che io conosca o abbia mai provato. Ed è una tecnologia che evolve incessantemente e in modo imponente. E supporta e accompagna il rafforzarsi delle mie conoscenze e l'estendersi delle mie competenze.

2) Gmail mi consente di conservare la mia casella precedente in quanto si preoccupa 'lui' di consultarla. Quindi io uso solamente Gmail ma ci trovo dentro i messaggi che provengono da tutte le mie caselle di posta elettronica, in perfetto ordine.

3) Gmail mi permette di trovare rapidamente vecchi messaggi attraverso una potente ricerca per parole chiave. Infatti integra il motore di ricerca più efficace e veloce del pianeta, quello di Google.

Vi sembra poco? Senza contare il fatto che Gmail rappresenta la chiave indispensabile per accedere alla sterminata offerta di servizi gratuiti del "sistema" Google: Foto, Gruppi, Blog, Libri, e tanti altri.

Coraggio!

sabato 20 novembre 2010

Drop Box


L'idea è piuttosto semplice: avere sul proprio computer una cartella che sia collegata automaticamente con una cartella su internet, in modo che ogni volta che salviamo o modifichiamo qualcosa in questa speciale cartella "locale", la cartella omologa "remota", cioè su internet, venga aggiornata di conseguenza. In altre parole la cartella "locale" e la cartella "remota" sono costantemente sincronizzate e allineate, a meno di ritardi dovuti al rallentamento della rete internet.

In questo modo posso avere un paio di vantaggi non indifferenti: (1) avere un backup (su internet) del contenuto di una cartella di diversi giga, mettendomi al riparo da eventuali "rotture" del computer locale; e (2) avere la possibilità di vedere, attraverso il sito internet del programma, il contenuto della stessa cartella anche se mi trovo fuori casa. Vi sembra poco?

Il programma si chiama dropbox (http://www.dropbox.com/) ed è veramente utile. Tra l'altro permette una ulteriore "magia": cioè la sincronizzazione non di un solo computer "locale", ma di N computer locali. Ciò significa che, se installate la dropbox su tutti i vostri computer (casa, studio, vacanze, ecc.) potrete avere una cartella "comune" e sincronizzata da utilizzare come vi pare e piace. Ad esempio mettendoci dentro le cose che volete trovare sempre ogni volta che accendete il computer (o meglio "un" computer).

Scaricate, gente, scaricate...
:-)

lunedì 5 gennaio 2009

Syllabus

Gli utilizzatori esperti di computer non hanno in genere molta simpatia per la patente informatica, la cosidetta ECDL. Non so se questo dipenda dal fatto che la patente rappresenta solo in parte le competenze che invece sono necessarie a un buon utilizzatore di computer, o se invece la ragione stia nel legame piuttosto forte che è sempre esistito (almeno nei fatti) tra patente europea e mondo Microsoft. Anche io a dire il vero l'ho sempre degnata di scarsa attenzione, pur riconoscendo l'importanza di ogni serio tentativo di standardizzazione.

Accade di recente che il documento di riferimento della patente europea, il cosidetto Syllabus, venga aggiornato dalla versione 4 alla versione 5, che però entrerà in vigore a tutti gli effetti pare solo nel Gennaio 2010. L'occasione però è interessante se non altro per scoprire quali sono le novità introdotte nel nuovo Syllabus, nella speranza di trovare quegli elementi di novità che noi per primi, nel nostro quotidiano lavoro attraverso il computer, riteniamo più significativi.

Cito solo un esempio. L'ultima sezione del Syllabus, la settima, ha cambiato nome: nella versione vecchia era "reti informatiche" mentre ora è diventata "navigazione web e comunicazione".

Ogni dettaglio sul sito istituzionale.

mercoledì 24 dicembre 2008

primo post #2

stavamo dicendo...

Inizio questo blog con l'intenzione di scrivere di internet, di informatica e di computer. Non da specialista (nemmeno lo sono) ma da generalista, da persona informata dei fatti.

Dovrebbe essere quindi un blog di mediazione, per avvicinare all'informatica chi ancora non si è veramente deciso e si aggira da quelle parti con un po' di prudenza e di preoccupazione.

Insomma, queste le intenzioni... Poi si vedrà, ok?

ps: Buon Natale!

primo post

Inizio questo blog con l-intenzione ... 

grrrrrrr che nervoso quando la tastiera ti scambia le apostrofo con il segno meno...
riavvio il pc e proseguo...